elaborati dall'architetto Renato Buzzini (Tone)
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Descrizione generale, Progetto di massima
• Edificio principale. Il progetto prevede la ristrutturazione di questo come dettagliato sotto progetto-1 e/o progetto-2 (inserire link?).
L’aspetto esteriore dell’edificio verrà mantenuto nella misura maggiore possibile.
Il rifugio è previsto per 12-20 persone. Al piano terreno si troverebbero un locale soggiorno, una cucina ed un ripostiglio primario. Al piano superiore è previsto il dormitorio come pure servizi igienici (WC, doccia, lavabo).
• Diroccato. Come primo intervento è previsto lo sgombro dello spazio e la rimozione di parti pericolanti. Seguirà una ricostruzione che ha come intento una integrazione di elementi murari originali con sovrastrutture eseguite secondo tecniche architettoniche attuali (vedi progetto-2), link.
La ricostruzione dell’edificio seguirà dapprima un approccio minimalista. In un primo tempo sarà usato in parte come ripostiglio per legname, attrezzi, viveri, macchinari. Si fa notare che la presenza di spazi utilizzabili in questo senso è uno dei punti cruciali per il buon funzionamento di rifugi/capanne alpini/e.
In un secondo tempo, e a seconda dello sviluppo del progetto, sarà possibile una modifica intesa come ampliamento per es. per ulteriori posti dormitorio o ad uso di capannari.
L’estensione di questo progetto dipenderà primariamente anche dalla situazione finanziaria.
• Corte. L’area tra l'edificio maggiore e il diroccato costituisce uno spazio ideale come punto di arrivo per escursionisti, per soggiorno all’aperto ecc. E’ protetto dalle due parti e da Nord dai venti ed aperto a Sud, permettendo una vista ottimale sulla parte superiore del Verbano e del piano di Magadino. Servirebbe come congiunzione tra i due edifici. Sono previsti due piani sui quali si piazzerebbero tavoli in sasso e panche, come una fontana. I due spazi sarebbero congiunti da una corta scala.
• Terreno verso valle. Sotto gli edifici attuali passa(va) il sentiero e lo spazio era probabilmente usato per il raduno del bestiame. Il muro sotto questo, ancora esistente a tratti, ma in avanzato stato di deterioramento, deve essere rifatto almeno in parte. Nello spazio a Sud-Est degli edifici esiste un piccolo semi-pianoro. Si intende adattare questo come punto di atterraggio per elicotteri. Questo permetterebbe l’incorporazione di camere di chiarificazione del liquame.
Ciao
La presentazione del progetto di recupero dell’alpe
venerdì 28 aprile 2017, dalle 20 in poi
come pure
l’assemblea costitutiva dell’associazione Pro Aròca
hanno avuto luogo con buon successo
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